“… ecco che allora tra tempo, visione, memoria, illusione, riflessione, sogno, compaiono una serie di immagini: un uomo e una donna con occhi chiusi e fronte e nasi appoggiati, una serie di rami di alberi e il loro riflesso in quello che sembra uno specchio di acqua turchese.”

Diecimani al vernissage della mostra Dantebus Margutta si raccontano. Guarda il primo minuto di questo video.

” Dove il genio architettonico ha inventato nuove forme, gli artisti hanno provocatoriamente generato una possibile fusione tra realtà e sogno.

Gli alberi nel loro intreccio hanno preso corpo e invaso pienamente i grattacieli, individuando un conflitto o forse un compromesso tra natura e sviluppo urbano.

Il tramonto sui vetri o tra le foglie conferisce un maggior impatto emotivo alla composizione”