Progetti in corso
Abbracci e Strappi
Boomers’ photos girano l’Italia
MOSTRA IN CORSO
VENEZIA
Galleria Visioni Altre,
Campo del Ghetto Novo 2918
30 novembre – 15 dicembre 2024
COMING SOON
MILANO Spazio degli Artisti di via Bagutta, Corso Garibaldi 17, 2 – 12 gennaio 2025
PAST EXHIBITION
ROMA Galleria Dantebus, via Margutta 38, 20 novembre – 1 dicembre 2024
Abbracci e Strappi
Boomers’ photos girano l’Italia
MOSTRA IN CORSO
VENEZIA
Galleria Visioni Altre,
Campo del Ghetto Novo 2918
30 novembre – 15 dicembre 2024
COMING SOON
MILANO Spazio degli Artisti di via Bagutta, Corso Garibaldi 17, 2 – 12 gennaio 2025
PAST EXHIBITION
ROMA Galleria Dantebus, via Margutta 38, 20 novembre – 1 dicembre 2024
Progetti conclusi
Dicono di Noi
Abbracci e Strappi ha una affascinante genesi narrata dagli stessi autori: Da veri boomers, ognuno di noi Diecimani ha riesumato la vecchia macchina fotografica analogica, utilizzato un rullino fotografico scaduto e fotografato quelli che abbiamo interpretato come abbracci e strappi, a Milano e in altre località. Abbiamo scambiato le macchine, riavvolto il rullino e scattato in modo casuale una nuova fotografia su quelle già presenti. Questa sovrapposizione ha generato una nuova immagine… forse un abbraccio o uno strappo? A voi la scelta.
Nel titolo stesso, Abbracci e Strappi, risuona una tensione duale che è il cuore dell’opera: il concetto di abbraccio, inteso come incontro e fusione, e quello di strappo, come separazione o rottura. Questa tensione, che percorre l’intera fotografia, é visibile nelle immagini sovrapposte che emergono dalla trama del rullino.
Ecco che allora tra tempo, visione, memoria, illusione, riflessione, sogno, compaiono una serie di immagini: un uomo e una donna con occhi chiusi e fronte e nasi appoggiati, una serie di rami di alberi e il loro riflesso in quello che sembra uno specchio di acqua turchese.
La sovrapposizione di immagini, creata dal riavvolgimento dei rullini e dal loro riutilizzo, diventa metafora di un dialogo continuo tra i frammenti della memoria e l’urgenza del presente. Qui, realtà e fantasia si abbracciano e si strappano, fondendosi e separandosi in un continuo gioco di rimandi.
Diecimani
Artisti che lavorano insieme
Lavorare è un verbo un po’ stridente per la nostra attività, riflette l’impegno ma non lo scopo di far circolare le emozioni e trasporle su creta, tela, carta o obiettivi fotografici.
Le vie dell’espressione si moltiplicano, auto alimentandosi. Si crea un intreccio di sguardi e condivisioni, fino al brivido di cimentarsi nella stessa opera tutti insieme.
Forse la cosa più intima e rischiosa, ma se il gesto è autentico non può essere sbagliato diceva Claudio Jaccarino, il nostro maestro di libertà espressiva.
Note Biografiche
Abbiamo iniziato 25 anni fa in un laboratorio d’arte e continuato poi il nostro percorso artistico sia individuale – pittura, ceramica, calligrafia, fotografia, poesia – sia lavorando insieme sullo stesso soggetto o sulla stessa opera.
Dal 1999 abbiamo esposto in mostre collettive o mostre dedicate (vedi www.diecimani.com). Dell’Associazione oggi fanno parte Laura Bedoni, Roberto Karrer, Laura Serri, Valeria Verdini